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Diaframma al Locomotiv Club: non-recensione del concerto bolognese

today09/02/2023 130

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È iniziato con un omaggio a Tom Verlaine, frontman dei Television scomparso recentemente, il concerto dei Diaframma al Locomotiv Club di Bologna del 4 febbraio 2023. La band capitanata dall’intramontabile Federico Fiumani è attualmente in tour, infatti, dopo l’uscita del ventunesimo album in studio Ora, pubblicato dalla Diaframma Records nella primavera del 2022. Tra sonorità più leggere quali Mite sarò e Volenteroso, e brani più decisi come Coperte Tumorali, il disco si compone di 8 tracce che ruotano attorno a due temi apparentemente opposti tra loro: la morte e il sesso.

Fiumani è stato infatti ispirato alla scrittura di Ora dal lutto subìto nel dicembre 2021, quando ha perso la madre, evento che l’ha portato a comporre la title track Ora e le due già citate Coperte Tumorali e Volenteroso. Anche La tua morte è direttamente collegata alla figura materna, benché scritta precedentemente, mentre Mite sarò agisce da spartiacque con Il sesso è nella tua testa e Nella testa di un attore porno, brani legati inevitabilmente all’amore nella sua accezione più carnale.

Fotografia di Marianna Fornaro (Locomotiv Club)

Capita quindi che in un weekend di febbraio, mentre il Bologna calcio è diretto a Firenze per disputare il “derby dell’appennino”, la storica band fiorentina suoni in uno dei locali cult del capoluogo emiliano per la scena alternativa rock e non solo. L’attuale composizione del gruppo vede Luca Cantasano al basso, Edoardo Daidone alla chitarra, Tancredi Lo Cigno alla batteria e ovviamente Federico Fiumani (chitarra+voce).

Da quando Miro Sassolini, storica voce dei tre primi album in studio Siberia, Tre Volte Lacrime e Boxe, ha lasciato il gruppo nel 1988, Fiumani ha plasmato il progetto dei Diaframma intorno a sé, mantenendo certe sonorità post-punk e new wave di quegli anni ma alternandovi del cantautorato rock, pezzi più strettamente punk e perchè no anche diverse ballate.

Fotografia di Marianna Fornaro (Locomotiv Club)

Se alcuni fan tendono ancora a dividersi tra chi considera i “veri Diaframma” quelli con Miro Sassolini e chi invece è rimasto fedele a Fiumani fino ad oggi, per chi scrive la data del Locomotiv era l’occasione per godersi dal vivo un certo tipo di musica al di fuori da qualsiasi dicotomia. Perché “sentire” Gennaio, Amsterdam, Neogrigio, Labbra Blu, dal vivo, non capita proprio tutti i giorni.

Nella serata del 4 febbraio i Diaframma hanno alternato gli estratti del nuovo album ai pezzi storici appena menzionati, a cui vanno aggiunte tra le altre l’immancabile Siberia, I giorni dell’ira, Diamante Grezzo, Adoro Guardarti, L’odore delle Rose, Libra, Leggerezza.

Ad aprire il tutto See no evil dei Television, prima traccia del capolavoro Marquee Moon (1977) suonata in onore, come detto, di Tom Verlaine, venuto a mancare il 28 gennaio. «Il più grande lutto della mia vita dopo mia madre» ha commentato Federico Fiumani rivolgendosi al leader del gruppo newyorkese, in una dedica sentita e spontanea che ha in qualche modo richiamato anche il contenuto del nuovo lavoro dei Diaframma. La mia vita con una dea e Mi sento un mostro hanno invece chiuso un live intenso che ha ripercorso quarant’anni di rock alternativo italiano, scaldando il pubblico del Locomotiv Club in un freddo sabato sera felsineo.

Scritto da: Filippo Sconza

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